Archivio per dicembre, 2010

Focosi all’addiaccio

Pubblicato: 20 dicembre 2010 in facebook, firenze, natale, neve, notizie ansa, renzi

Stiamo uscendo dallo stato di emergenza. Ma non si riesce ad uscire da uno stato di straordinaria eccitazione che in questi giorni ha colpito i cittadini di Firenze.

Dopo tre giorni di post su Facebook nella bacheca di Renzi, posso affermare con sicurezza che amministrare un popolo così querulo e polemico dev’essere impossibile. Cosa io pensi del sindaco l’ho esposto in precedenza, non sono una sua fan e non ho nessuna benevolenza preventiva nei suoi confronti.

Però avere a che fare con questa massa preoccupata soltanto delle proprie esigenze, minimamente disposta ad adattarsi a uno stato fuori dall’ordinario”, dev’essere un lavoro assolutamente ingrato.

Le punte comiche hanno raggiunto vette sublimi. Quello che sbraitava per essere rimasto bloccato nonostante avesse le catene in macchina – da rilevare il dettaglio che se le avesse messe sulle ruote forse sarebbe stato meglio, ma lui non lo sapeva fare… Decine e decine di richieste per tenere le scuole chiuse lunedì, e poi, una volta firmata l’ordinanza, decine di lamentele perché “devo andare a lavorare e non so dove lasciare i figlioli”.

Quando finalmente qualcuno ha iniziato ad annunciare l’arrivo degli spazzaneve, si sono innalzati i cori di “è troppo tardi, li hanno mandati solo dopo che li abbiamo chiesti per 48 ore!”. E posso testimoniare che per 48 ore c’è stata gente che ha scritto sempre le stesse cose con una perseveranza maniacale (e spesso sgrammaticata) richiedendo inteventi personalizzati e personali. Secondo loro il sindaco in persona avrebbe dovuto spalargli la neve davanti a casa.

Mi chiedo dove sia finito il famoso spirito fiorentino, ne ho visto ben poco in giro in questi giorni. Ho notato al contrario molto egoismo e un preoccupante pressapochismo. Esattamente quello che di cui accusano Renzi.
Direi che abbiamo il sindaco giusto allora.

30 centimetri

Pubblicato: 18 dicembre 2010 in facebook, firenze, natale, neve, notizie ansa, renzi

L’emergenza è regionale, i disagi sono cittadini e la mia famiglia continua ad essere forzatamente disgregata.
Come a Berlino prima del 1989, un muro di ben 30 cm separa le famiglie e impedisce il raggiungimento dei focolari domestici a sfortunati viandanti colti dalla bufera.

E non sono le dacie della steppa ad attendere i dispersi, ma appartamenti occidentali sui lungarni.ilmio motorino sotto la neve

Mi ricorda tanto le sette spose lontane dai sette fratelli, costrette ad attendere il disgelo per coronare il loro sogno d’amore. E nel frattempo intrecciano danze, mentre i promessi sposi tagliano i tronchi a tempo di musica. Un classico del Natale televisivo con “Operazione sottoveste” e una qualsiasi delle innumerevoli versioni del “Canto di Natale” di Dickens.

Ma oltre la visione letteraria c’è la realtà di una città ancora congelata. Rari i mezzi pubblici, le auto spesso non adeguatamente attrezzate, il popolo in stato di sovraeccitazione.

Quel che penso del nostro sindaco l’ho dichiarato in precedenza. Ma le accuse e gli insulti che arrivano a Renzi in queste ore sono sinceramente spropositate. Tutti che sbraitano del sale, senza manco sapere che con la nevicata che Il giorno dopo la nevicata. Sui lungarni.c’è stata, ci potevi buttare pure il pepe senza evitare che attaccasse. Per quanto riguarda gli spazzaneve non ho idea di come siamo messi. Mica siamo a Bolzano.

In rete al sindaco Renzi, così affezionato a Internet, vengono posti problemi individuali. Il mi’ cognato è bloccato all’Indiano da 3 ore! Come fo ad andare a trovare la mi’ nonna che l’hanno operata ieri? La mi’ fidanzata deve restare a dormire in ufficio! Chi la spala la neve di fronte a’ i’ mi’ uscio?

E così via.

E ora chi può se ne dovrebbe restare a casa. A lamentarsi su facebook, scrivendo facili vaticini di ghiacciate e scivolate. Confidando in un rapido ritorno alla normalità, mi metto i calzini di lana e ammiro dalla finestra i rami degli alberi luccicanti.

Italianucci

Pubblicato: 14 dicembre 2010 in berlusconi

Devo confessare che quello che sta succedendo in Italia non mi stupisce. La politica è lo specchio degli italiani, è con loro che dobbiamo indignarci. Con il vuoto spinto che alberga nelle teste, con la cattiva coscienza di chi in fondo si venderebbe per molto meno di un mutuo estinto.

Sono piuttosto demoralizzata ma non sorpresa. Se torneremo alle elezioni vincerà ancora lui, perché per il popolino è un modello.

Quindi, profondamente disgustata, e data l’età (la mia) affermo la mia volontà di ritirarmi in una Casa Protetta per Anziani. In Lapponia, per esempio, per conservarmi meglio.