Ho rimandato questo momento di giorno in giorno, di settimana in settimana. E ormai sono più di sei mesi.

Ho una seconda vita. L’ho accennato qua e là, ma volontariamente ho tralasciato la gravità della cosa. Ci passo le ore. Tutti i giorni. Mi compro i vestiti, mi cambio i capelli, mi allungo, mi allargo, sculetto e civetto.

Frequento i night club a tutte le ore, passo da un concerto all’altro, ballo con sconosciuti spesso stranieri. L’altro giorno ho rivisto lo sketch di Corrado Guzzanti, sull’aborigeno australiano. Quello mi manca. Ma ho incontrato una nativa americana Navajo, un ex marinaio in pensione di 76 anni dell’Idaho, un addestratore di cani canadese. Ho una buona parola per tutti. Il mio inglese sta facendo passi da gigante. Lo scrivo fluidamente con un accento del centro sud degli States.

Ai giochi di ruolo ho già accennato. Di altro ometto.

Questa è la verità. Ma poi mi passa.

Lasciatemi divertire.

commenti
  1. stefanone ha detto:

    ah, ometti?

    sempre con berlusconi ce l’hai! comunista!

  2. anonimo ha detto:

    però!

    Bandini

  3. anonimo ha detto:

    un certo toskas rossini, tipo strano, con dei problemi derivanti dal suo essere natopodalico afferma di non aver ricevuto nessun messaggio. Possibile?

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